Oltre alle porte, sia nei castelli che nelle cinte urbiche, si trovano ingressi secondari, le pusterle, che aumentavano le possibilità di comunicazione con l'esterno. Talvolta erano sopraelevate dal suolo ed in caso di assedio potevano venire occluse con un'affrettata muratura, salvo riaprirle in caso di necessità.
"I turchi che scamparono fuggon da una postierla /
verso la cittadella tagliata nella roccia"
da: La canzone di Antiochia, in Gioia Zaganelli, Crociate, p.245.
"... una falsa postierla da cui erano stati tolti gli
usci e che era stata murata da poco"
Robert de Clari, La conquista di
Costantinopoli, in Gioia Zaganelli, Crociate, p.1458.
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