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Dovadola, FC

 

STATO DI PUBBLICAZIONE DEL SITO

Il sito è completo, nel senso che le varie ramificazioni sono dotate di un minimo di testo ed apparato iconografico, e si sono inserite, fino ad ora, otto pagine monografiche (Acquaviva Picena (AP), Castel Sismondo a Rimini, Dovadola (FC), Ferrara, Forlì, Illasi (VR), Imola e Maioletto (PU).

Il "glossario illustrato" è completo (per quanto possibile) nelle voci, mancano le descrizioni più ovvie e sono stati inseriti numerosi rimandi ipertestuali alle singole pagine.

Le immagini sono di qualità modesta, per ridurre i tempi di caricamento delle pagine. Riteniamo preferibile aumentare il numero delle immagini, più che le loro dimensioni.

Sono graditi i commenti e la segnalazione di possibili errori, omissioni od argomenti da aggiungere. Indirizzare ad info@icastelli.org.


Il sito tratta principalmente la fortificazione medievale, fino all'apparire dei primi forti bastionati agli inizi del Cinquecento.

Parliamo dei castelli in maniera estremamente schematica, che riteniamo utile per un primo inquadramento della materia, anche se apparirà certamente scarna e lacunosa ai visitatori più avvertiti.

Si noterà spesso un'arbitraria diacronia negli esempi riportati. Si tratta di un espediente didattico che riteniamo utile per non appesantire troppo la trattazione.

 


I castelli giunti fino a noi  costituiscono e sempre più possono e devono costituire:  

- un forte simbolo di identificazione                
- una suggestiva testimonianza storica             
- un piacere estetico e culturale per tutti          
- una risorsa turistica per la tutta la comunità


Castel Govone a Finale Ligure, SV


Con queste pagine intendiamo proporre una lettura dei castelli in chiave tecnica.

Niente fantasmi e niente noir, anche se a volte si trovano misteri autentici e non inventati.

I castelli erano manufatti eminentemente funzionali e dovevano soddisfare i seguenti requisiti:

1) consentire un'efficace difesa
2) offrire una residenza confortevole
3) proiettare all'esterno un'immagine di ricchezza, potenza e cultura
4) limitare, per quanto possibile, i costi (donde la strenua riutilizzazione delle preesistenze)

non necessariamente sempre con le stesse priorità, poiché di volta in volta la maggior enfasi può essere posta su uno qualsiasi di questi aspetti.

riteniamo quindi che per comprendere un castello si debba innanzitutto individuare la specifica scala delle priorità e solo successivamente si possano esprimere giudizi sulla sua funzionalità e sulla sua rispondenza ai requisiti.

Innanzitutto, cos'è un castello?

Il visitatore noterà che in questo sito è stata posta particolare enfasi sui particolari costruttivi e sui dettagli architettonici dell'architettura fortificata medievale, perché?

Chi si accosta allo studio dei castelli parte spesso dalla speranza che dalle ricerche archivistiche possano emergere planimetrie e descrizioni accurate di cosa sia stato modificato e quando. Anche se i documenti sono indispensabili, le immagini anteriori al XVII secolo di un particolare castello sono rarissime e solitamente molto più tarde; inoltre è ben infrequente che dagli archivi emerga quali parti del castello siano state edificate in occasione di ogni tornata di lavori (ciò avviene di solito solo quando si è conservato il contratto d'appalto al maestro incaricato dei lavori). Nella pratica, la principale risorsa, ai fini della datazione di un castello, o di parte di esso, è costituita dall' inquadramento tipologico.


 

Il celeberrimo Krak dei Cavalieri, in Siria, costruito dai cavalieri crociati dell'ordine degli Ospitalieri tra la fine del XII e la metà del XIII secolo.

A nostro giudizio è il castello più bello e più completo che si possa ammirare oggi, per la modernità delle sue difese, per la completezza delle predisposizioni e per la scala titanica - vi sono due forni, enormi, a bocca contrapposta, l'uno sovrapposto all'altro per recuperare il calore reciproco.


N. B.
In questo sito non c'è alcun intento commerciale, neppure turistico. Desideriamo solo trasmettere conoscenza. Le immagini ed i concetti esposti sono coperti da diritto d'autore, ma sono liberamente utilizzabili per fini non di lucro, con preghiera di citare la fonte.

 


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