GALLERIE DI TIRO |
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Il tiro difensivo è tipicamente effettuato dall'alto delle mura, per le ragioni esposte nelle LOGICHE DELLA DIFESA, ma per il desiderio di aumentare le proprie possibilità difensive o per altri motivi si trovano abbastanza spesso feritoie a quote inferiori, servite da apposite gallerie in spessore di muro o da ballatoi in legno. |
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Beaumaris, Galles. Fine del XIII secolo.
Nei castelli edoardiani si trovano gallerie a metà altezza delle cortine, a Beaumaris con tiro verso l'esterno ed a Caernarvon con le feritoie rivolte verso la corte interna. Il primo esempio di galleria di mezza quota è nelle mura di Roma, in cui sopralzando una cerchia precedente si è lasciato in uso il precedente cammino di ronda, servito, appunto, da una galleria. Sembra che questa disposizione sia nata in maniera abbastanza casuale, dal momento che non si conoscono esempi romani precedenti. |
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Acquaviva Picena, AP. Seconda metà del XV secolo.
Ad Acquaviva Baccio Pontelli trasforma un precedente castello aggiungendo un'enorme scarpa integrale, fino alla quota di spicco dei beccatelli, nella quale ricava due galleria che portano a due pusterle e sfrutta la più lunga, la galleria S-O, per servire numerose bombardiere casamattate. |
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Rocca di Mondavio, PU. Ultimo terzo del XV secolo.
Nell'unica rocca superstite tra quelle descritte nei "Trattati", Francesco di Giorgio difende la base del mastio con una serie di bombardiere a quota del fondo del fossato alle quali si accede da una galleria orizzontale. I vani marcati "c" sono le casamatte originarie. |
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Rocca Malatestiana, Cesena. Seconda metà del XV secolo.
Nella rocca di Cesena una galleria, più o meno di metà altezza, corre lungo tutta la cortina della corte esterna per coprire con tiro alle spalle eventuali assalitori che tentino di attaccare la Rocchetta, in basso a sinistra. |
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Modigliana, RA.
Seconda metà del XV secolo. |

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Eger, Ungheria.
XVII secolo. |
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