Uso dei particolari costruttivi e dei dettagli architettonici
nell’esposizione dei castelli
L’esposizione delle
specifiche particolarità di ogni castello al pubblico, comunque realizzata, è
di grande importanza per l’appagamento dei visitatori ed a nostro parere deve
rivolgersi anche ai dettagli pratici, che sono immediatamente comprensibili da
ogni fascia di pubblico ed hanno l’ulteriore pregio di avvicinarci
empaticamente all’uomo medievale. Ritrovare ambienti prosaici come le latrine,
i ripostigli ed i lavelli di cucina in un castello magari grondante storia
smitizza l’ambiente; la comprensione consente al visitatore di appropriarsi,
in certo qual modo, del monumento, purché non gli venga proposto in forma
paludata e retorica, ma pratica, comprensibile e vicina alla vita di tutti i
giorni. Ad esempio, la notizia che nel tal castello abbia soggiornato Alberto
il Gobbo, duca della Bassa Lorena e marchese di Toscana, pur importante, ha
scarso richiamo per chi non ne ha mai conosciuto l’esistenza, ma il racconto
che il marito di Matilde di Canossa, appunto Alberto il Gobbo, sia stato
assassinato, trapassandolo verso l’alto con una spada attraverso il foro della
seduta, mentre sedeva su una latrina pensile simile a quella che viene
mostrata, resterà certamente impresso in chiunque. Analogamente, la
spiegazione che il tal vano sotterraneo, visibile e ben illuminato, è un pozzo
nero, che dai tali condotti pervenivano i liquami, che il tal foro è il troppo
pieno per la fase liquida ed il talaltro assicurava l’areazione del vano,
avvicinerà il Medioevo al normale visitatore più di vaghi richiami ad una
possibile visita di Dante.
Ci si perdoni la prosaicità
degli esempi proposti, tutti attinenti alla scatologia, ma riteniamo che se si
desidera avvicinare davvero il pubblico di massa ai castelli, come esso
pubblico sembra desiderare, sia necessario offrire un’informazione corretta
scientificamente, ma comprensibile da tutti e soprattutto offerta in forma
viva ed accattivante.
Questa particolare ottica di
comunicazione deve essere ben presente al momento del restauro per
valorizzare, alla luce del loro successivo utilizzo, i particolari costruttivi
ed i dettagli architettonici presenti che devono essere quindi ripristinati,
accessibili ed illuminati.
"E' più utile concentrarsi su
dettagli specifici come i tipi di muratura e di volte, un approccio che rivela
immediatamente interessanti legami fra le fortificazioni armene ed i castelli
crociati".
Molin, Unknown Crusader Castles, p.150.