RISCALDAMENTO |
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Warkworth, UK
Nei castelli primitivi, XI e XII secolo, almeno in
Francia e Gran Bretagna, si accende il fuoco sul pavimento ed il fumo esce da aperture nei
muri corti. |
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CAMINI
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"La cappa a piramide appare
[in Gran Bretagna]
verso la fine del XII secolo e resta molto diffusa fino all'inizio del Trecento"
Da O. Cook, The English country house, Thames and Hudson,
Londra, 1974, p.17. |
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Dolbadarn, Galles. |
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York, UK |
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Cinq Mars-la-Pile, Francia |
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Robert-le-Diable, Normandia. |
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Noale, PD Nel Trecento non
sono infrequenti nicchie ai lati del camino per conservare oggetti e quant'altro
al caldo e all'asciutto. |
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Avio, TN Castello di
Sabbionara |
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Roccabianca, PC.
Se il piano del camino è su un solaio di legno, la piana del fuoco è ovviamente in muratura ed è
riconoscibile dal piano sottostante.
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Saint-André-sur-Sèvre,
castello di St. Mesmin-la-Ville, Deux Sèvres, F Spesso i camini erano
sovrapposti nei vari piani, per usufruire della stessa canna fumaria. |
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CAPPA
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La cappa del camino può essere contenuta nello spessore del muro, ma più spesso
sporge dal paramento e si presenta con pianta rettangolare o a semicerchio. |
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Gravina di Puglia, BA. |
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Angera, VA.
Dettaglio dei resti dell'originaria cappa angolare a quarto di cono nella grande sala del castello. |
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FONDO DEL CAMINO
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Gombervaux, Francia.
Spesso la parete di fondo del camino è in materiale considerato più refrattario al calore di quello utilizzato correntemente, per evitare che si
scheggi sotto l'azione del calore. |
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CANNE FUMARIE
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Sembra che i camini primitivi si aprissero nel fianco di una parete, con effetti, immaginiamo, disastrosi in caso di vento
sfavorevole.
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Ponte-diga visconteo, Valeggio sul Mincio,
MN
Perlomeno dal Duecento le canne fumarie verticali diventano di uso
generalizzato. |
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COMIGNOLI |
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Montmajour, Francia. |
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Harlech, Galles.
Fascio di tre comignoli. |
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Mantova, sinopia di Palazzo
Ducale. |
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Carcassonne, Francia. |
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Peñafiel, Spagna.
Particolarissimo tipo di sfiato del camino costituito da una fessura nel piano del pavimento. |
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IPOCAUSTI
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"Grazie ad alcuni raffinati
esempi tedeschi, conosciamo anche un terzo tipo sistema, il riscaldamento
ipocausto, cioè tramite intercapedini sotto il pavimento. A Maulbronn, nel
Württemberg, il calefactorium presenta due parti distinte. Il fuoco
veniva acceso in una stanza distinta, al pianterreno, il fumo era convogliato
esternamente e il calore, mediante venti "canne" di pietra nascoste nello
spessore del soffitto saliva in alto verso il calefactorium vero e
proprio al primo piano. Il locale al piano di sopra ha [...] un pavimento di
pietre forate a intervalli regolari per diffondere il calore che si alza da
sotto"
Terryl N. Kinder, I Cisterciensi, Jaca Book, Milano 1997,
pp. 160-161 |
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Caserta Vecchia.
Apparenti resti di ipocausto nel castello, parzialmente di epoca sveva, di Caserta Vecchia.
Si sono conservati ipocausti anche in altri castelli , ad esempio a Suscinio-en-Kermoizan, in Bretagna, ma le immagini non sono significative. |
STUFE
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Secondo
Mesqui le stufe, benché conosciute e decisamente più funzionali dei camini,
sono meno utilizzate perché meno decorative.
"Una recente analisi del castello di Annecy, di E. Chalmin-Sirot, mostra una
"sala della stufa" attestata nel 1340, nel pianterreno ad uso della servitù.
[...]
Se ne trova una anche nel castello di Allinges, ove nel 1339-40 fu allestita una
«stufa» a servizio della
«grande sala»".
Mesqui, Chateaux et enceintes, p.108.
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Monguelfo, BZ.
La classica stube del mondo tedesco.
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BRACIERI
"Senza dubbio c'erano anche, per riscaldare [le
persone in] queste
sale, spesso immense, dispositivi mobili, dal braciere allo scaldino; ovviamente
nessuna traccia può esserne rimasta nelle murature"
Mesqui, Chateaux et enceintes, p.109.
Non riteniamo improbabile, però, che tracce del loro
uso si possano trovare nelle immagini e nei documenti d'archivio.
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