Nel primo Medioevo si continuano ad
utilizzare le superstiti fortificazione romane, mura urbiche, e si inizia
una nuova produzione di opere fortificate.
"a) I castelli
possono essere costruiti in luoghi disabitati, ma anche sull'area di vecchie
curtes. In questo caso la sistemazione ha assunto forme diverse; talvolta
tutto è stato sacrificato alle esigenze militari, e le strutture precedenti sono
state sostituite da un nuovo disegno coerente e organico; talvolta, al
contrario, ci si è limitati ad aggiungere al precedente organismo una motta
artificiale eretta nel punto giudicato più favorevole.
b) Dal punto di
vista politico questi castelli si dividono in tre categorie: quelli che i
detentori del pubblico potere (duca, conte o semplice signore munito di banno)
governa personalmente; quelli che, in linea di massima, ha dato in feudo ai suoi
ufficiali, a parenti, fedeli e vassalli; infine le fortezze private, illegali,
erette illecitamente o all'insaputa del principe territoriale, da avventurieri,
ma soprattutto da potenti.
c) Anche quando
sono collocati in posizione strategica (controllo di un fiume, di una strada, di
un sito) numerosi castelli non sono collegati in una rete di fortezze tali da
proteggere le frontiere della cellula politica; lo scopo dei castelli, infatti,
è al tempo stesso quello di offrire un rifugio fortificato a coloro che li
abitano e di controllare la popolazione dei dintorni. Il castello è al centro di
un mandamento, di una podesteria, di un distretto, di un territorio (mandamentum,
salvamentum, potestas, districtus, territorium)."
Contamine, La guerra ... , pp. 73-74.
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